Le castagne: principesse d’autunno!

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Si inizia a respirare aria di autunno, la stagione che preferisco: inizia a fare presto buio, gli alberi iniziano a perdere le loro foglie, scende una leggera pioggerellina che accompagna le nostre giornate, la voglia di ritornare a casa la sera insieme a tutta la famiglia attorno ad un piatto caldo… si crea un’atmosfera magica direi. Oltre a queste piacevoli emozioni, l’autunno è in grado di regalarci i suoi piccoli doni: le castagne, un po’ timide e spaventate nel loro guscio di spine, pronte però ad aprirsi per regalarci un pieno di nutrienti.

Un tempo le castagne rappresentavano un alimento importante per i popoli montani, tanto da essere definite il “pane dei poveri”. Dal punto di vista nutrizionale sono molto più ricche di carboidrati rispetto alla media della frutta fresca (45% contro circa 15-20%) e per questo motivo possono sostituire il pane e la pasta. Possiamo considerarli un frutto atipico, perché sono ricchi di amidi come i cereali e non di zuccheri semplici come la frutta. Contengono sali minerali come potassio, fosforo, calcio, zinco e ferro, e vitamine (C, B1, B2 e PP). Sono sazianti e ricche di fibre, ritenute molto importanti per l’azione favorevole che svolgono sulla motilità intestinale (per chi soffre di stipsi sono consigliate). Tutti coloro che soffrono di disturbi digestivi (colite, gastrite) devono essere prudenti nel consumo di castagne, soprattutto quelle fresche, perché tendono a fermentare nell’intestino in quanto provocano gonfiori addominali e flatulenza, disturbi tipici delle grandi abbuffate di castagne. Una soluzione può essere quella di lessarle in acqua aggiungendo un cucchiaio di semi di finocchio. Per chi sono indicate le castagne? Essendo estremamente ricche di glucidi (chi soffre di disturbi glicemici dovrebbe consumarle con moderazione) le castagne hanno proprietà energetiche, sono particolarmente indicate per chi soffre di stanchezza cronica, per chi deve riprendere le forze dopo un’influenza o dopo un’attività fisica, per bambini ed anziani.
Una castagna pesa in media 10 g. Circa 8 castagne possono sostituire un piatto di pasta medio o una rosetta, non ci credete? Purtroppo non fa parte delle nostre abitudini, siamo soliti mangiarle alla fine di un pasto domenicale o come spuntino nei freddi pomeriggi autunnali. Quindi se volete per le vie della piazza mangiare un bel cartoccio di fumanti caldarroste, a cena evitate di mangiare il pane (mangiate un secondo ed un contorno di verdura abbondante). A tal proposito con la farina di castagne si possono fare delle buonissime tagliatelle o delle crepes salate o dolci (la sostituzione della farina di castagne nelle ricette dolci permette di ridurre lo zucchero). Inoltre la farina di castagne è senza glutine, quindi le persone con celiachia o gluten sensitivity possono consumarla.

Altra curiosità riguardo le castagne, variando il modo di cuocerle, cambiano le proprietà nutrizionali ad esse legate:
– Bollite: Hanno meno calorie, meno amido, meno zuccheri; stessa quantità di fibre di quelle fresche. Bollite possono essere condite con zenzero e cannella, oppure erbe aromatiche ed usarle direttamente in cucina nelle varie preparazioni, oppure servite alcune ore dopo la loro lessatura.
– Arrostite: Sono più caloriche di quelle bollite e fresche, hanno più zuccheri ma ricche di fibra. in questo caso vanno consumate immediatamente perché altrimenti non si riesce più a staccare la scorza dura.
– Secche: Sono le più caloriche, ricche in amido, contengono più sodio, potassio, calcio, ferro e fosforo.
E voi come le preferite? Io personalmente le adoro fresche. Sono preziose le castagne, ma state attenti a non esagerare!
Vi lascio una filastrocca molto simpatica…

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