Avena, non solo mangime per i cavalli

Avena

Quando pensate ai cavalli cosa vi viene in mente? A me un cavallo dà l’idea di libertà, evasione, forza,  virtù ed eleganza. I cavalli sono degli animali erbivori, e si nutrono di tante cose, tra cui l’avena che è l’alimento dotato di maggior potere energetico, considerate che hanno bisogno giornalmente di circa 4-5 kg di avena. E nascono così belli, possenti e forti…tutto questo grazie alla loro alimentazione, e quindi grazie anche all’avena. Eccoci arrivati al fulcro dell’articolo, voglio presentarvi questo nuovo cereale. A causa della sua deteriorabilità, i greci e i romani la consideravano una “mala erba” e la utilizzavano quindi esclusivamente come alimento per il bestiame. Saranno poi gli scozzesi, i bretoni, i tedeschi e gli scandinavi ad usarla invece come alimento anche per l’uomo. A differenza di altri cereali, come ad esempio il frumento, anche se viene lavorata, l’avena mantiene la crusca e il germe, che sono le parti del chicco che racchiudono la maggior parte delle sostanze nutrienti. Mettiamo a paragone l’avena con la pasta di semola:

Avena

L’avena ha tante proprietà:

  • I semi di avena sono molto ricchi di minerali (fosforo, magnesio, rame, ferro, zinco, calcio);
  • Ha un minor contenuto in carboidrati, ed un’elevata quantità di proteine;
  • Contiene un tipo di fibra solubile, il betaglucano, che quando si deposita nell’intestino intrappola il colesterolo di provenienza alimentare in un gel appicicoso non assorbibile che attraversa l’intestino portando con sé il colesterolo;
  • Ha un basso indice glicemico, è quindi indicata per le persone con diabete;
  • È ricca di vitamine, soprattutto vitamina B1, B2 e B3;
  • Contiene tanti grassi, ma grassi buoni, polinsaturi (acido linoleico in particolare);
  • Contiene l’avenina: un alcaloide in grado di dare energia e di riequilibrare il sistema nervoso, ha inoltre un’azione tonica nei confronti della tiroide.

L’avena ha tanti benefici, ma come si cucina? Bisogna lavare i chicchi in acqua fredda accuratamente più volte, e mettere in ammollo una parte di avena in tre parti di acqua per una notte, e poi mettere a fuoco. Portare a bollore, aggiungere il sale e lasciare cuocere a fuoco moderato per 50-60 minuti, in pentola a pressione richiede 35-40 minuti. Lasciare poi riposare per almeno 10 minuti prima di servire. L’avena può essere cucinata in tanti modi diversi, perché la si può utilizzare sia in chicco decorticato che in fiocchi o come farina. Dalla sua spremitura si ottiene anche il latte di avena, adatto agli intolleranti alle proteine del latte ed ai vegani. I fiocchi sono molto indicati per la colazione, sono infatti l’ingrediente principale del porridge. Con l’avena decorticata si preparano soprattutto minestre con verdure o con legumi.

Tacito attribuiva all’avena delle proprietà miracolose basando le sue teorie sul fatto che i popoli germanici, che ne facevano grande uso, vivevano più a lungo ed in buona salute. Quindi perché non dobbiamo usufruire anche noi di queste proprietà?

P.s. esiste una favoletta di origine francese riguardo l’avena in cui si narra che il diavolo, poco dopo la creazione del mondo, andò da Dio a lamentarsi per l’ingiustizia che era stata fatta nei suoi confronti: gli uomini nel paradiso terrestre avevano ricevuto 4 doni preziosi per sfamarsi (il grano, la segale, l’orzo e l’avena), mentre a lui non era stato dato niente. Fu così che Dio regalò uno dei cereali, l’avena, al diavolo. Solo in un secondo momento l’avena fu restituita all’uomo, ma c’era poco da fare: essa rimase bollata come “erba del diavolo”.