Dimagrire eliminando pane e pasta?

forma_fisica_perfetta

Come ogni anno arriva l’incubo peggiore di ogni donna: la prova costume. Ci guardiamo allo specchio e la prima reazione è il panico, poi arriva la razionalità, e per ultima la rassegnazione. La tristezza ci assale, iniziamo a pensare alla nostra giornata al mare, coperte da un bel pareo, occhiali per coprire il viso, e rivista alla mano leggendo articoli su come eliminare la cellulite e quale dieta intraprendere (dieta dissociata, dieta dukan, dieta a zona?), e ad aggravare la situazione ci sarà anche la tipica vicina di ombrellone, lo stereotipo della donna perfetta, fisico snello, slanciato, la perfezione insomma, e la vedremo magari gustarsi un bel gelato alla faccia della nostra insalatina scondita che avremo preparato per il pranzo. No, non si può reggere questo contraccolpo di uscire sconfitte dalla prova costume, allora corriamo subito ai ripari con due soluzioni immediate: attività fisica e dieta. Dieta si, ma niente più pane e pasta. Patiamo la fame del dopoguerra ma i chili vanno via anche velocemente. Ovviamente il dimagrimento c’è ma è solo iniziale e fittizio, perché non si perde massa grassa ma principalmente liquidi. Ma perché eliminare pane e pasta non è corretto? Questi nutrienti, se consumati nelle giuste quantità, sono indispensabili per mantenere uno buono stato di salute, in quanto i carboidrati complessi presenti in pane e pasta rappresentano il principale carburante energetico per le attività basilari delle nostre cellule e quindi non possiamo assolutamente eliminarli dalle nostre diete. Togliere i carboidrati al nostro corpo è come togliere il carburante ad un autoveicolo, come potremmo lavorare, studiare, camminare senza avere “carburante”? Quando i carboidrati della dieta vengono ridotti eccessivamente l’organismo deve fabbricarsi da solo il glucosio utilizzando le proteine e i grassi. La formazione di zuccheri dagli aminoacidi delle proteine porta, se protratta, a una riduzione della massa magra (prevalentemente muscolo). Quindi cosa avremmo concluso? La massa grassa resterà sempre con noi, fedele alleata. Inoltre non possiamo mica pensare di vivere il resto della nostra vita con pochi o senza carboidrati! Anche chi ha una forte forza di volontà, prima o poi avvertirà un desiderio impellente di un bel piatto di pasta o un bel pezzo di pizza o pane appena sfornato. Cosa succede allora quando la dieta è conclusa e vogliamo mangiare pasta, pizza, pane, ecc…? Si recuperano tutti i chili persi. Che fare allora? il giusto sta nel mezzo: non bisogna né esagerare nelle quantità né azzerarli. I nostri organi necessitano di zuccheri, ma ciò che possiamo fare nell’ambito di un percorso dietetico è quello di scegliere e variare tra le diverse fonti di carboidrati, scegliendo ad esempio cereali integrali alternativi quali farro, miglio, orzo, grano saraceno, quinoa. Purtroppo eliminare un intero gruppo di alimenti sembra più semplice che imparare a mangiare con moderazione, ma il “salutismo” è ben diverso dal dimagrimento. In ogni caso solo se impariamo a piacerci, ad accettarci mostreremo un’altra visione di noi, sicuramente più piacevole, lasciamo le modelle dentro le riviste, e se la nostra vicina di ombrellone avrà un fisico perfetto non guardiamola con vergogna e invidia, ogni donna è bella a modo suo, il nostro valore e la nostra bellezza non hanno nulla a che fare con la perfezione.

 “Dovrei chiedere scusa a me stessa per aver creduto sempre di non essere abbastanza”